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Il porta a porta entra in classe

Perché fare educazione ambientale a supporto del nuovo servizio di raccolta domiciliare dei rifiuti? L’esempio di Castel d’Ario (MN)

Papà ti sei sbagliato! Oggi passano per la carta, dobbiamo mettere fuori il bidoncino bianco!” si dice che riecheggi qua e là nelle case di Castel d’Ario, paese mantovano che dal 1° gennaio è passato al nuovo sistema di raccolta domiciliare dei rifiuti.
Sì perché quando si cambia il servizio di raccolta e, in particolare, quando si passa al porta a porta, c’è bisogno proprio dell’aiuto di tutti. E chi più dei bambini può vigilare sulla virtù riciclona della famiglia? In questi casi è molto utile prevedere, oltre ai tradizionali strumenti di comunicazione ambientale, anche un piano di attività educative per coinvolgere i più piccoli.

È proprio il caso del Comune di Castel d’Ario, dove il passaggio al servizio di raccolta domiciliare, è stato accompagnato, oltre che dal consueto piano di comunicazione, da un percorso di laboratori educativi in classe che ha interessato tutta la scuola primaria del paese. Così, dal 22 al 31 gennaio scorsi, due educatori ambientali de la lumaca sono entrati in classe per conto di Mantova Ambiente - Gruppo TEA, per coinvolgere tutti gli alunni in una attività ludica e didattica incentrata sulla raccolta differenziata e sul servizio di ritiro dei rifiuti porta a porta.

La proposta educativa è stata differenziata in base all’età: i più piccoli (classi prime e seconde) si sono divertiti con una lettura animata sulla “magia” della raccolta differenziata e del recupero dei rifiuti e poi hanno potuto dare sfogo al loro estro in un laboratorio di riciclo creativo. Gli alunni delle classi terze, quarte e quinte, invece, si sono sfidati in alcuni giochi a squadre e hanno dovuto dimostrare di sapere proprio tutto sul nuovo servizio, dai giorni di raccolta ai colori dei contenitori, dalla destinazione degli imballaggi fino a “cosa diventano i rifiuti dopo la raccolta differenziata”.

educazione ambientale a Castel d'Ario

Tutti i laboratori si sono conclusi con la consegna alla classe del poster “Dove lo butto? – Guida alla corretta separazione dei rifiuti”, uno speciale manifesto con l’elenco dettagliato di oltre 400 imballaggi e oggetti di uso comune, affiancati dalla relativa indicazione di conferimento. Il poster, appeso a una parete dell’aula, potrà essere consultato in ogni momento dai bambini in caso di dubbi nella differenziazione dei rifiuti, proprio come un dizionario!

Il coinvolgimento delle giovani generazioni, attraverso attività educative pensate unicamente per loro, è fondamentale per rendere più lieto ed efficace il passaggio alla raccolta domiciliare. I bambini sono molto più propensi al cambiamento rispetto agli adulti e, inoltre, si configurano sempre di più come i piccoli opinion leader della famiglia, in grado di influenzare scelte e comportamenti di mamma, papà, nonni… anche per quello che riguarda la corretta separazione dei rifiuti.

Ma la questione è ben più ampia. Quando si tratta di scegliere se fare o meno progetti educativi non è possibile unicamente fare valutazioni sull’utilità e l’opportunità del coinvolgimento dei bambini. Come ci ricorda la Carta di Fiuggi, l’educazione ambientale si rivolge ai cittadini di oggi e di domani per formare una cittadinanza attiva capace di comprendere la complessità delle relazioni tra uomo e natura, “tra risorse ereditate, da risparmiare e da trasmettere, e dinamiche della produzione, del consumo e della solidarietà”. Il futuro è nelle vostre mani, bambini…

Per informazioni:
Numero Verde 800 473165
Mantova Ambiente Gruppo Tea
dal LUNEDÌ al VENERDÌ
dalle 8.30 alle 18
Per chi chiama da cellulare 199 143232
http://www.teaspa.it/attivita/ambiente/

06 febbraio 2013

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