Come e perché vivere l’Italia su 2 ruote? Intervista a Giulietta Pagliaccio, presidente nazionale della Federazione Italiana Amici della Bicicletta
Il mondo sta cambiando molto velocemente e andare in bicicletta non è più solo una questione di life style e impatto ambientale ma anche di impatto sull’economia locale e nazionale, con un giro d’affari in Europa da oltre 44 miliardi di euro.
Le vendite di biciclette hanno superato quelle delle auto e la dimensione del “viaggio di scoperta” su 2 ruote diventa sempre più allettante rispetto alle vacanze in macchina, trasformandosi in fenomeno di massa per molti giovani italiani. Ce lo racconta Giulietta Pagliaccio, presidente nazionale della “Federazione Italiana Amici della Bicicletta”, che unisce oltre 140 associazioni presenti in tutta Italia e più di 16.000 soci, e promuove l’uso quotidiano della bici e la mobilita sostenibile.
Il cicloturismo è un segmento strategico da sviluppare attraverso piste ciclabili adeguate e servizi che tengano conto delle esigenze dei cicloviaggiatori: alloggi, segnaletica, strutture (cicloriparatori, assistenza bici, ecc.), trasporti pubblici che favoriscono il binomio bici-treno. Anche le zone 30 sono semplici soluzioni applicabili a favore della sicurezza del pedone e del ciclista.
Con una politica nazionale che applichi queste soluzioni è possibile rendere l’Italia una meta sempre più attraente per i tanti appassionati, anche stranieri, che sognano di organizzare il loro prossimo viaggio nel Belpaese, ovviamente in sella a una bici. Solo qualche dato? I cicloamatori in Italia sono 7 milioni e 25 milioni sono le bici presenti (solo nel 2012 ne sono state vendute 1.748.000), mentre il 38% degli spostamenti totali nel nostro paese avviene in bici.
Proprio su 2 ruote, infatti, si possono scoprire borghi, strade, rocche e luoghi quasi segreti, lontani dai circuiti vacanzieri tradizionali, ma altrettanto affascinanti. Chi vuole partire per una vacanza sulle due ruote ha a disposizione sul sito della FIAB i riferimenti utili per tutte le tipologie di viaggio.
Per informazioni:
http://www.fiab-onlus.it/bici/
01 agosto 2014
Siamo una società certificata secondo il Sistema di Gestione della Qualità UNI EN ISO 9001, il Sistema di Gestione Ambientale UNI EN ISO 14001, la norma per la Parità di Genere UNI PdR 125, adottiamo il Modello 231 e ci è stato attribuito il Rating di legalità. Siamo orgogliosamente soci fondatori della Associazione per la RSI