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Emiliani, brava gente…

La dignità e l'operosità degli emiliani è la stessa degli abruzzesi, degli umbri, dei friulani, degli irpini; non lasciateci soli

Si sente spesso in questi giorni sui mezzi di informazione dell’encomiabili virtù delle genti d’Emilia che con decoro e sobrietà vivono il dramma del terremoto con la tipica solidarietà ed operosità di chi vuole da subito rimboccarsi le maniche per ricostruire e voltare pagina.
Sembra quasi che queste caratteriste ci rendano immuni dal provare sconforto e smarrimento di fronte a un fenomeno naturale ingovernabile e imprevedibile come il terremoto, che ha colpito e continua a colpire le nostre terre.
Quasi che queste caratteristiche sminuiscano la necessità di aiuto di una popolazione smarrita, impaurita, ferita nei propri affetti, nel proprio lavoro, nei propri simboli, nelle proprie case. La dignità e l’operosità degli emiliani è la stessa degli aquilani, degli umbri, dei friulani, degli irpini e di tutti coloro che si sono trovati di fronte a un fenomeno incomprensibile che ci fa sentire tanto, tanto piccoli, di fronte a una natura tanto, tanto più grande di noi.

Quando accade un terremoto si è sempre impreparati, anche perché con tutta la tecnologia di questo mondo così moderno ed evoluto, non si è  nemmeno lontanamente in grado di prevederlo o prevederne gli sviluppi. Non resta che pazientare, assecondare una situazione che non si capisce e stare uniti, perché tenersi legati gli uni agli altri è l’unica cosa che può resistere a qualsiasi terremoto.

Oggi possiamo solamente immaginare il momento in cui il rumore mediatico e le televisioni saranno scomparse dalle nostre pianure lasciando qui tende e macerie, sarà allora che potremo davvero reinventare il nostro mondo perduto. E non saranno i luoghi comuni sulla genuinità emiliana che ricostruiranno le nostre case, le nostre fabbriche, i nostri monumenti e che ci ricongiungeranno con le nostre famiglie. Ci vorrà ben altro e ci vorrà l’aiuto di tutte le Istituzioni, oltre che dell’operosità di una popolazione che negli anni ha fatto dello spirito cooperativo un valore primario e che oggi ha perso qualcosa di importante.

Per contribuire con donazioni:

Per i privati le possibilità sono le seguenti: Servizio di sms solidale: al numero 45500 si possono donare 2 euro per dare un aiuto alle popolazioni delle zone colpite dal terremoto. versamento sul c/c postale n. 367409 intestato a: Regione Emilia-Romagna - Presidente della Giunta Regionale - Viale Aldo Moro, 52 - 40127 Bologna bonifico bancario alla Unicredit Banca Spa Agenzia Bologna Indipendenza - Bologna, IBAN coordinate bancarie internazionali: IT – 42 - I - 02008 - 02450 - 000003010203 versamento diretto presso tutte le Agenzie Unicredit Banca Spa sul conto di Tesoreria 1 abbinato al codice filiale 3182
Per quanto riguarda invece gli Enti pubblici è previsto l’accreditamento sulla contabilità speciale n. 30864 accesa presso la Banca d’Italia - Sezione Tesoreria di Bologna.
In tutti i casi (privati ed Enti pubblici) il versamento dovrà essere accompagnato dalla causale: Contributo per il terremoto 2012 in Emilia-Romagna.

Il sito della Protezione Civile.
Il sito della Provincia di Modena.

 

05 giugno 2012

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