Tutte le ricette per fare dell’Italia un paese a rifiuti free che valorizza le risorse. Intervista a Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale di Legambiente
In 22 anni sono stati sversati nelle discariche gestite della criminalità organizzata nella Terra dei Fuochi, tra le province di Napoli e Caserta, circa 10 milioni di tonnellate di rifiuti e veleni provenienti da ogni parte d’Italia.
Proprio da qui, ci racconta Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale di Legambiente, può partire un percorso di cambiamento per restituire questa terra ai cittadini onesti e renderla di nuovo una terra felice.
I rifiuti da problema possono diventare una risorsa per tutto il paese: quasi 1.300 comuni, per circa 8 milioni di italiani, hanno superato il 65% di raccolta differenziata. Aumentano i Comuni ricicloni e la gestione sostenibile dei rifiuti prosegue inarrestabile, cambiando gli stili di vita di tanti cittadini (è il caso dello stop ai sacchetti di plastica non compostabile), per raggiungere territori considerati persi come nel centro sud e sviluppare nuove esperienze industriali nel campo della green economy.
Successi che dimostrano come sia possibile e vicina la svolta. Ma le buone pratiche purtroppo non sono ancora la regola, tanti sono ancora i problemi irrisolti: in alcune regioni la raccolta differenziata fatica a prendere il via, le imposte ignorano il principio europeo “chi inquina paga” (ovvero chi produce meno rifiuti deve pagare meno tasse) fondamentale per incentivare cittadini e aziende a comportamenti corretti, le discariche costituiscono ancora la via principale per smaltire i rifiuti, modalità che alimenta affari illeciti e impedisce lo sviluppo di un ciclo virtuoso fondato su riciclo e prevenzione.
La strada non è in discesa, ma le soluzioni per raggiungere una gestione sostenibile dei rifiuti che coinvolga tutto il Paese ci sono, a partire dal coinvolgimento attivo e responsabile dei cittadini che possono prendere in mano il loro futuro. Un solo esempio? Firmare la petizione “Italia rifiuti free” di Legambiente.
Per informazioni:
http://www.legambiente.it/
13 gennaio 2014
Siamo una società certificata secondo il Sistema di Gestione della Qualità UNI EN ISO 9001, il Sistema di Gestione Ambientale UNI EN ISO 14001, la norma per la Parità di Genere UNI PdR 125, adottiamo il Modello 231 e ci è stato attribuito il Rating di legalità. Siamo orgogliosamente soci fondatori della Associazione per la RSI