Intervista a Giovanna Boggio Robutti, responsabile dei Programmi di Educazione Finanziaria del Consorzio Patti Chiari
In un mondo dove parole come tasso, mutuo e spread sono ormai di uso comune, diventa fondamentale familiarizzare, il prima possibile, con questi concetti, sia per conoscere meglio le regole del mercato, sia per imparare a gestire in modo più consapevole e senza sprechi le proprie risorse, economiche e ambientali, nell’ottica della sostenibilità.
Dall’indagine OCSE PISA del 2012 su un campione di quasi trentamila quindicenni di 20 Paesi, emerge come l’analfabetismo finanziario dei ragazzi italiani tocchi livelli preoccupanti: oltre la metà si attestano su un livello di comprensione dei meccanismi economici e finanziari ben al di sotto della media dei paesi monitorati.
In Italia quindi parlare di denaro e del suo valore sembra ancora un tabù e l’educazione finanziaria sembra ancora la grande assente sui banchi di scuola. In questo contesto, spiega Giovanna Boggio Robutti, responsabile dei Programmi di Educazione Finanziaria del Consorzio PattiChiari, l’impegno diventa quello di fare formazione ai giovani e agli adulti sul denaro, sul suo valore, sulla presenza nelle diverse forme nella vita degli individui, riportando al centro della comunità questi argomenti, per farne elemento di una cittadinanza attiva e insegnare ai ragazzi, chiamando in causa anche gli adulti, comportamenti consapevoli.
La formazione economica degli studenti e degli adulti diventa in tal modo la strada principale per costruire e diffondere nel Paese una nuova sensibilità economica basata su competenza e consapevolezza e rientra nell’educazione ai diritti di cittadinanza.
Per informazioni:
Economia a scuola - Consorzio PattiChiari
03 novembre 2014
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