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I ragazzi del 25 aprile

A Rio Saliceto (RE) la memoria della Resistenza si tramanda passando il testimone ai più giovani

Che senso può avere per un ragazzo di oggi, un “duemila”, ricordare la liberazione dal nazi-fascismo che si festeggia ogni anno, da 76 anni, il 25 aprile? Che cosa resterà di questa celebrazione negli anni, oltre alle corone di alloro e ai cippi commemorativi, quando anche gli ultimi testimoni non ci saranno più? L’Amministrazione comunale di Rio Saliceto, in provincia di Reggio Emilia, con cui La Lumaca ha da anni un rapporto di stima e collaborazione, grazie alla gestione dal 2013 del Centro Giovani e di altri servizi educativi, ha preso molto sul serio queste domande e si è impegnata a creare un evento celebrativo in grado di mettere al centro i più giovani. Nonostante la pandemia.

A Rio Saliceto, infatti, il Covid-19 non è stato considerato un motivo adeguato per non festeggiare il 25 aprile ma un’occasione per ripensarlo anche senza grandi eventi in piazza. Per il sesto anno consecutivo il discorso ufficiale delle autorità è stato tenuto anche dagli esponenti del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi ed è stato trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook del Comune di Rio Saliceto. Ma il coinvolgimento dei giovani riesi è iniziato molto prima.

Nei giorni precedenti al 25 aprile, i ragazzi del Centro Giovani hanno intervistato il professore Gianni Oliva, studioso del Novecento e docente di Storia delle istituzioni militari, e Ugo Foà, eminente membro della Comunità Ebraica Romana, testimone della Shoah, autore del libro "Il bambino che non poteva andare a scuola”. In sella alle loro biciclette, i ragazzi hanno poi viaggiato tra i luoghi della memoria della Resistenza di Rio Saliceto portando “il fiore del Partigiano” sui cippi: hanno potuto così testimoniare agli altri coetanei la presenza massiccia di monumenti alla memoria sul territorio. I ragazzi hanno anche partecipato all’inaugurazione del nuovo murales realizzato dall’artista locale Sara Vincetti sulla facciata della sede locale di ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia). Le interviste e le esplorazioni dei ragazzi sono diventate oggetto di un video lungometraggio che è stato trasmesso nel pomeriggio del 25 aprile sulla pagina Facebook del Comune e de La Lumaca.

Il progetto non avrebbe potuto essere realizzato senza il necessario appoggio di ANPI che ha accompagnato i ragazzi nelle riprese del video e che condivide con l’Amministrazione la necessità di rendere i giovani protagonisti dell’evento, in quanto portatori naturali del messaggio e dei valori della Resistenza.

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27 aprile 2021

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