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aprile 2025  › newsletter ambientale di La Lumaca

Se il riciclo è un'arte Podcast

Eco-arte per smuovere gli animi? Si può fare. Ascolta il podcast con l'intervista esclusiva a Massimo Marchiori, eco-artista veneziano che trasforma i rifiuti marini in opere d’arte

Utilizzare i rifiuti abbandonati in mare per trasformarli in opere d’arte. È il lavoro dell’artista veneziano Massimo Marchiori che, dopo anni di lavoro nell’automotive e dopo una brutta malattia che ne ha risvegliato il coraggio di vivere inseguendo i propri sogni, è diventato artista, designer e scultore.

Di origine silbana, piccola isola della Croazia, Massimo Marchiori ha iniziato le sue creazioni partendo da materiali di recupero. Dapprima il cartone da imballo, il materiale povero per eccellenza, usato dai senza tetto come materasso, scelto perché rappresenta il modello di società consumistica usa e getta che abbiamo costruito. Con Massimo il cartone ha preso la forma di sculture che raffigurano oggetti in grandezza naturale, quali bicilette, moto, strumenti musicale, addirittura un aeroplano della prima guerra mondiale. Il cartone si è poi fuso alla plastica abbandonata in mare e sono nati i suoi primi pesci. Una vecchia bottiglia di plastica diventa la bocca, un pettine la pinna, una gruccia la coda, delle cime e reti di plastica la schiena.

Sculture nate per raccontare e sensibilizzare, per far capire che il problema dell’inquinamento è comune ad ogni latitudine ed è generato da noi stessi, dai nostri comportamenti. La parte artistica legata alla pulizia del mare ha preso il nome di Stari Ribar, che significa in croato vecchio pescatore. Un pescatore saggio, con esperienza, che in questo caso non pesca il pesce ma la plastica per realizzare il pesce.

E così l’arte si fa racconto e il racconto si fa arte, e le opere d’arte sono diventate occasione di racconto per educare i bambini delle scuole primarie. Che sono i più facili da sensibilizzare perché in grado di trasformare i materiali poveri con la fantasia in tante occasioni di gioco e di divertimento e in grado, tornati a casa, di invitare con il loro entusiasmo genitori e familiari ad adottare comportamenti di rispetto ambientale.

Come spiega Massimo Marchiori, “la mia forma d'arte diventa strumento per sensibilizzare lo spettatore al problema dell'inquinamento dei mari. Ma non mi basta. Credo che divulgare un pensiero non sia sufficiente, solo il coinvolgimento attivo di tutti può creare una cassa di risonanza capace di cambiare il nostro modo di vivere nel mondo”.

Le sculture si possono trovare in esposizione nel laboratorio di Verona, in diversi punti vendita sparsi in Italia, sul sito www.stariribar.it e su tutti i principali social.

Per maggiori informazioni:

www.stariribar.it

Gli insoliti Insospettabili Campagne

Allestire gli spazi aziendali per coltivare eco-consapevolezza nei dipendenti? Electrolux lo fa (e funziona)

Anche se lo smartworking imperante ha fatto dimenticare ad alcuni le sembianze del proprio ufficio, ognuno di noi sa bene quanto gli spazi aziendali influenzino le azioni di chi li vive. Forti di questa convinzione Electrolux ha chiesto a La Lumaca di creare nel suo stabilimento di Porcia (PN) allestimenti personalizzati per coinvolgere i propri dipendenti sulle scelte green dell’azienda. Sono nati così gli “Insospettabili”.

Quali insospettabili segreti si nascondono dietro ai nostri comportamenti di ogni giorno? La raccolta differenziata al lavoro, ad esempio, è davvero così necessaria? Per rispondere a questa domanda in modo concreto e materico è stato creato l’allestimento “Ri-cubi” in una zona di passaggio, tra gli uffici e la zona di produzione, in modo che i dipendenti di Electrolux Porcia fossero incoraggiati a passarci in mezzo più volte al giorno. I Ri-cubi, composti da 7 cubi in plexiglass ripartiti, ognuno rappresentativo di una categoria di rifiuto prodotto diffusamente nello stabilimento, hanno dato voce ad altrettanti misteriosi personaggi che raccontano a chi si ferma ad osservarli il loro insospettabile segreto: potranno essere riciclati e diventare nuove cose! Ma come fanno a raccontarlo? Mostrando il viaggio dei rifiuti attraverso gli impianti di recupero e poi i prodotti del riciclo.

L’impatto visivo è alla base anche del secondo allestimento, “Lava-zero”, realizzato nella sala mensa aziendale e diventato presto parte dell’esperienza quotidiana durante i pasti dei dipendenti. Da anni Electrolux lavora al progetto Zero Landfill per ridurre l’impatto ambientale dei propri prodotti: Lava-zero rappresenta in modo tangibile i risultati di questo impegno. Tre grandi teche trasparenti a forma di lavatrice mostrano a chi guarda quali componenti diventeranno nuove cose grazie al riciclo (quasi tutte), quali diventeranno nuova energia (solo le poche parti in gomma) e quali andranno in discarica (nessuna, la teca infatti è completamente vuota)! Per questo si può dire che le lavatrici Electrolux sono Zero Landfill, riciclabili al 100%.

La campagna Insospettabili, correlata anche da un video-teaser mostrato nei corner multimediali aziendali, prende a prestito il tono di voce e i codici comunicativi dello stile giallo/poliziesco per raccontare in modo diverso, e più coinvolgente, gli stessi contenuti che la comunicazione interna aziendale ha già cercato di divulgare. Perché l’abito, conta.

Per maggiori informazioni:

info@lalumaca.org

Green stories Campagne

Una pagina Facebook per costruire la propria green reputation e creare un filo diretto con le persone: è TiRiciclo, by Tetra Pak

35 milioni di italiani connessi sui social network per circa 2 ore al giorno. Sono i dati ufficiali di Report Digital uscito a febbraio 2020 (e che la pandemia globale ha di certo aumentato). Anche per questo le eco-imprese di oggi non possono rinunciare a creare un filo diretto con il proprio pubblico, costruendo la propria reputazione green comunicando quotidianamente le proprie scelte di sostenibilità. È quanto fatto da Tetra Pak Italiana che con la pagina Facebook TiRiciclo, gestita negli ultimi due anni da La Lumaca, racconta la riciclabilità delle sue confezioni e l’impegno dell’azienda nel sostenere la cultura della sostenibilità.

Non è da ieri che Tetra Pak lavora sull’impatto ambientale delle sue confezioni: un impegno pluridecennale per rendere più sostenibili i suoi prodotti lungo tutto il loro ciclo di vita. La sfida è tradurre tutto questo in contenuti coinvolgenti per la community e promuovere la sostenibilità a 360 gradi. Nascono così le rubriche collegate al cinema o alle serie TV, i meme, la traduzione in chiave green delle giornate mondiali e delle festività nazionali, gli eco-sondaggi per aumentare le interazioni, le “cartoline” locali che parlano della riciclabilità del cartone per bevande in uno specifico territorio.

Un lavoro di ogni giorno che ha di certo pagato con i follower raddoppiati in due anni (oggi oltre 136.000) e un engagement rate medio dei post del 6,7%. Ma soprattutto, attraverso la gestione della community, è stato creato un dialogo con gli utenti che così hanno potuto fare domande, chiarirsi dubbi e diffondere i messaggi della pagina. Molte persone ci hanno fatto capire di aver imparato cose nuove sui contenitori Tetra Pak e di aver iniziato ad apprezzarli di più, anche per l’impegno sulla sostenibilità di chi li produce. E come si sarebbe potuto raggiungere lo stesso risultato con un altro media?

Per maggiori informazioni:

info@lalumaca.org

Pianeta Clara ti aspetta Appuntamenti

Ultimi giorni per iscriversi al progetto educational su materiali e risorse che Clara S.p.A. offre alle scuole del ferrarese

Pronti a sbarcare sul Pianeta Clara? Torna il progetto di educazione ambientale promosso da Clara S.p.A., società ferrarese che gestisce la raccolta dei rifiuti in 19 comuni della provincia, realizzato da La Lumaca in partnership con Atlantide. Tutte le scuole del territorio servito, dall’infanzia alle secondarie di secondo grado, statali e paritarie, possono scegliere la proposta didattica più congeniale, optando tra la modalità in presenza, a distanza oppure outdoor. Iscrizioni aperte fino al 31/12/20.

Materiali e risorse i temi di ispirazione del percorso didattico, giunto alla quinta edizione, con lo scopo di sensibilizzare i più giovani sull'importanza di ridurre gli sprechi, riutilizzando e riciclando i rifiuti, stimolandoli verso un agire virtuoso e consapevole. Un progetto in linea con l'impegno dell'azienda e con i cambiamenti in corso a livello mondiale anche per quanto riguarda i goals dell'Agenda 2030.

Gli insegnanti potranno scegliere tra esperienze teatrali, laboratori manuali, creativi, sensoriali, narrativi, scientifici, attività di cooperative learning e problem solving.

Tra le novità dell’anno, lo spettacolo teatrale “ROB-8 in cerca di amici”, dedicato ai più piccoli che potranno seguire le avventure della simpatica mascotte di Pianeta Clara, un robottino che trasforma i materiali in nuovi oggetti.

Nel corso dell’anno scolastico saranno proposte due iniziative a premi, differenziate per grado scolastico. I bambini delle scuole dell’infanzia e primarie potranno partecipare a un concorso fotografico dove potranno mettere in campo tutta la loro creatività nell’elaborazione di soluzioni e idee per un futuro più sostenibile. Gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado potranno partecipare al “Click-day”, sfida tra classi attraverso quiz online, realizzati tutti nello stesso momento, sui temi della sostenibilità ambientale e comportamenti virtuosi.

Tutte le proposte di Pianeta Clara possono essere realizzate in presenza o a distanza, secondo le preferenze e le necessità degli insegnanti. Le iscrizioni scadono il 31/12/20.

Per maggiori informazioni:

pianetaclara@clarambiente.it

A scuola di civica Campagne

Ancora aperte le iscrizioni a Sapere Coop, il progetto di educazione civica e consumo consapevole di Coop Alleanza 3.0

Sei un insegnante? Cogli l’opportunità di offrire ai tuoi studenti un’esperienza didattica di educazione civica di grande spessore. È ancora possibile iscriversi a SapereCoop, la proposta educativa curata in provincia di Modena da La Lumaca, che Coop Alleanza 3.0 offre gratuitamente alle scuole di ogni ordine e grado su tante tematiche legate allo sviluppo sostenibile e all'educazione civica. Ora è possibile optare anche per progetti in didattica a distanza.

Quattro progetti declinati su quattro ordini scolastici (scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado) per un totale di 16 proposte educative sui temi dello sviluppo sostenibile, cittadinanza e cooperazione, cittadinanza digitale e consumo consapevole. I progetti di quest’anno scolastico sono stati ridefiniti in coerenza con le nuove linee guida di educazione civica emanate dal Ministero dell’Istruzione e affronteranno non solo gli aspetti principali legati alla cultura del mangiar sano, alla scelta informata su cosa acquistare (anche attraverso la lettura dell’etichetta) ma anche altri aspetti fondamentali legati alla cittadinanza, alla solidarietà, alla cooperazione. Grande enfasi è stata data alla consapevolezza digitale, per dare alle giovani strumenti per gestire in modo conscio le nuove tecnologie, (ormai parte della quotidianità a 360°) e per saper capire i cosiddetti “tranelli della rete”.

"Sapere Coop" sono le proposte didattiche che Coop Alleanza 3.0 offre gratuitamente a tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio in cui è presente, dal Friuli Venezia Giulia sino alla Sicilia.

Per prenotare gratuitamente la proposta educativa preferita, gli insegnanti dei territori in cui è attiva Coop Alleanza 3.0 devono compilare il form per le iscrizioni. È inoltre disponibile un servizio di segreteria e supporto che aiuterà docenti e scuole a scegliere il percorso più adatto: basta mandare una mail a percorsisaperecoop@gmail.com o chiamare il numero verde 800 028 166 (dal lunedì al venerdì nella fascia oraria 8-14).

Per maggiori informazioni:

percorsisaperecoop@gmail.com

numero verde 800 028166 (dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 14)

Chiusi… fuori Appuntamenti

Nel modenese il progetto regionale “La Scuola in Natura” per consentire a scuole e famiglie di sperimentare l’outdoor education

Se ne discute da anni poi è arrivata una pandemia globale per farla diventare una necessità. Parliamo della scuola all’aperto, oggi meglio nota con il termine outdoor education, che punta a rimettere al centro dell’esperienza educativa il rapporto con l’ambiente esterno. La Lumaca, attraverso la gestione del CEAS Terre d’Argine di Carpi, Novi di Modena e Soliera e il CEAS Pedecollinare a Formigine, mette in pratica il progetto della Regione Emilia-Romagna “La scuola in natura”, in collaborazione con l’Università di Bologna.

Webinar formativi per educatori, percorsi didattici a scuola, immersioni in natura per bambini e famiglie: questo il bouquet delle proposte per l'inverno 20/21. A Carpi, a seguito di un incontro online di presentazione del progetto per le scuole primarie, tenuto da Manuela Fabbrici di Fondazione Villa Ghigi, in collaborazione con la coordinatrice pedagogica dell'Unione Comuni Terre d'Argine Paola Sacchetti, alcune classi delle scuole primarie locali sperimenteranno percorsi educativi di immersione in natura, trascorrendo un giorno alla settimana negli spazi verdi scolastici o nei parchi cittadini. Il CEAS Terre d’Argine accompagnerà gli insegnanti nel percorso sostenendolo con suggerimenti concreti e proposte di attività, che verranno documentate.

A Formigine è in corso il progetto "Chiusi fuori – esperienze di outdoor education. Lo scorso 3 dicembre si è tenuto un webinar formativo realizzato con Irene Salvaterra della Fondazione Villa Ghigi e Margherita De Maio, coordinatrice pedagogica dell'Unione Comuni Distretto Ceramico. In queste settimane i bambini formiginesi da 3 a 6 anni possono partecipare alle avventure all’aperto proposte in tutti i parchi locali. L’attività sta riscuotendo un buon successo e probabilmente sarà ripetuta in primavera. Sempre a Formigine è in corso il coinvolgimento delle scuole primarie per percorsi sperimentali di outdoor education.

“La scuola in natura” è un progetto della Regione Emilia-Romagna che punta anche a produrre e raccogliere dati e documentazioni ai fini della ricerca educativa del Dipartimento di Scienze dell’educazione dell’Università di Bologna e del CTR Educazione alla sostenibilità.

Ma perché l’outdoor education come prassi educativa? I bambini di oggi hanno sempre meno accesso alla natura in modo quotidiano e spontaneo. Il lungo periodo di isolamento vissuto durante la primavera 2020 (che per alcuni si protrae anche ora) e le condizioni attuali della pandemia mettono la comunità educante e la società tutta davanti alla necessità di fare in modo che i più piccoli trascorrano maggior tempo all’aperto e gli insegnanti abbiano la consapevolezza che gli ambienti naturali sono dei veri e propri contesti di apprendimento. Recuperare la dimensione naturale, spontanea e selvatica dell’educazione contribuisce alla crescita di nuove generazioni più equilibrate, serene e curiose.

Per maggiori informazioni:

info@lalumaca.org

ViviVideo: Insospettabili Vivivideo

Il nostro video-teaser per promuovere la campagna Insospettabili nei corner multimediali dello stabilimento Electroux di Porcia


Vivigulp gennaio 2021 Vivigulp

Vivi Gulp genn 2021

Ripresa post-COVID? Solo verde è possibile Informazione

Secondo l’Emissions Gap Report 2020 di UNEP, scegliere la strada della ripresa verde è essenziale per rispettare gli accordi di Parigi

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Bici revolution, col Recovery Fund Informazione

La guida dell’European Cyclists’ Federation per investire in ciclabilità, trasporti e riconversione green dell’economia

Regali buoni e veloci Fai la cosa giusta

Dalla rete tante idee per regali di Natale green e solidali (acquistabili online):

ViviSlurp: la ricetta di dicembre 2020 Vivislurp

Timballo di radicchio trevigiano e taleggio: ricetta per 4 persone, preparazione 25 minuti, cottura 40 minuti

Il radicchio trevigiano tardivo, rispetto alla tipologia “precoce”, è meno amaro, più croccante e le sue foglie sono più lanceolate. La coltivazione di questo prezioso ortaggio, chiamato il re dell’inverno, richiede molta acqua e infatti viene coltivato sulla “linea delle risorgive” che divide l’alta dalla bassa pianura, dove le purissime acque provenienti dalle Dolomiti risalgono spontaneamente dal terreno. Anche il freddo gioca un ruolo importante nella produzione di questo prodotto, poiché solo dopo la seconda gelata il ciuffo di radicchio si merita il bollino di garanzia IGP. Il colore bianco della costa e rosso delle cime, la croccantezza, il sapore inimitabile e squisito sono le caratteristiche peculiari di questo prodotto unico.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

L'ECO-RICETTA DI STAGIONE

Lava e pulisci il radicchio, taglialo a striscioline sottili e fallo saltare in una padella con l’olio ben caldo, mescolando spesso per 15 minuti a fuoco basso. Toglilo dal fuoco e versalo in una terrina, poi unisci la panna, le uova leggermente sbattute, il parmigiano grattugiato e il taleggio a dadini. Salare e pepare a piacere il composto, mescolando bene per amalgamare il tutto. Imburra 4 stampini monoporzione in ceramica e distribuisci l composto. Inforna i timballini di radicchio per 10 – 15 minuti a 180°C. Servi i timballi appena sfornati.


L’arte del riciclo in cucina

Se ti avanza un po’ di radicchio crudo, puoi metterlo nel forno condito con olio extravergine di oliva, sale e pepe: un contorno veloce, facile da realizzare e ottimo da mangiare!

Consigli utili per diminuire l’impatto della tua stampa